domenica 6 giugno 2010

CON QUALE LINGUAGGIO PARLARE AI BAMBINI?


Il linguaggio dei genitori verso i propri figli si modifica seguendo la crescita del bambino;

E' diffusa specie fra nonni e nonne,l'abitudine a parlare ai bambini con un linguaggio infantile, storpiando le parole come se le pronunciasse un bimbo piccolo: questo tipo di linguaggio è il "bambinese". Ma se questa forma molto infantile va bene quando ci si rivolge a un neonato,quando il bambino comincia a sperimentare le prime parole è necessario insegnarli la pronuncia corretta, nella forma grammaticale e sintassi (seppur semplificata) corrette.Illinguaggio tra bambini e adulti si modifica seguendo la crescita e le maggiori capacità di comprensione del bambino; per questo, non c'è un modo giusto che vada sempre bene.

Comunque si possono tenere presenti alcuni spunti:

Il bambinese è una forma di comunicazione che mette subito in sintonia il neonato con la mamma; non sono infatti le parole usate,ma è il modo,il tono dolce e scherzoso(tipico del bambinese) e possiamo dire "morbido"che piace al bambino,soprattutto sentendo la voce della mamma e del papà(voci che già riconosceva quando era nella pancia!).

Il bambinese non viene spontaneo a tutti i genitori, anzi è una prerogativa dei nonni!quello che conta però è il tono dolce e affettuoso con cui parlare al neonato.Dopo i primi mesi però è importante rivolgere al bambino frasi semplici ma nominando le parole in modo corretto perchè possa sentire la pronuncia che piano piano dovrà imparare. E' utile per esprimersi in modo semplice, uitizzare un linguaggio ridondante, ossia ripetere più volte il nome di un oggetto, di cui stiamo parlando, il nome del bimbo, "mamma" ecc... Ad esempio "guarda francesco la palla!" "E' la palla di Francesco!" "Adesso la mamma da la palla a Francesco!"

E' importante parlare in terza persona,perchè il bambino non è ancora in grado di distinguere l'io dal tu!.


Nessun commento:

Posta un commento