Il pianto del bambino può essere chiamato anche PRECURSORE DEL LINGUAGGIO:esso è la prima forma di comunicazione col mondo e serve per attirare su di sè l'attenzione e dei genitori,o per mettersi in comunicazione con chi si prende cura di lui o per scaricare un momento di tensione;per questo il lattante piange spesso e con modalità differenti.E' comprensibile che per i genitori il pianto di un bambino rechi angoscia:per gli adulti è sintomo di forte sofferenza psichica e fisica,mentre se ci si trova di fronte a un bambino piccolo,ci si sente disarmati,proprio perchè non si riesce a comprendere il perchè di quel pianto.
Importante è non farsi prendere dal panico,ma piuttosto cercare di capirne la ragione;
I motivi di pianto del neonato generalmente sono:
Pianto per fame o sete:il pianto è breve o ritmico,e sempre più intenso se il bambino non viene soddisfatto;
Pianto di dolore:è un pianto disperato,inconsolabile,che può durare a lungo,provoca sudorazione e viso paonazzo;
Pianto per fastidio:se è stanco o annoiato il bambino piagnucola in modo lamentoso;
Pianto per sfogo:a volte il bambino piange prima di addormentarsi.E' un painto che si attenua a poco a poco e serve per scaricare un pò di tensione.
COSA FARE...
Se avete capito qual'è la necessità del bambino in quel momento,esaudite le richieste in modo da tranquilizzarlo.Se non capite il perchè controlate che non ci sia nulla che possa dargli fastidio:naso chiuso,pannolino sporco,vestiti stretti...Tenetelo in braccio,in una posizione che gli piace e parlategli sitto voce,mettete uno sfondo musicale dolce.
APNEA
Può capitare che a volte nel pianto del bambino resti qualche secondo in apnea.Di questo non bisogna preoccuparsi perchè non gli causa problemi.
In genere tra i 6 mesi e i 2 anni,in seguito ad una crisi di pianto per spavento o per rabbia,può succedere che il bambino smetta di respirare per una decina di secondi,le labbra diventano bluastre,e possono verificarsi anche spasmi muscolari.In alcuni casi perde i sensi.Dopo neanche un minuti il bambino riprende a respirare regolarmente.Questi episodi non sono pericolosi,non danneggiano il cervello,nè determinao epilessia,e scompaiono spontaneamente entro i 5 anni di età.
Importante è non farsi prendere dal panico,ma piuttosto cercare di capirne la ragione;
I motivi di pianto del neonato generalmente sono:
Pianto per fame o sete:il pianto è breve o ritmico,e sempre più intenso se il bambino non viene soddisfatto;
Pianto di dolore:è un pianto disperato,inconsolabile,che può durare a lungo,provoca sudorazione e viso paonazzo;
Pianto per fastidio:se è stanco o annoiato il bambino piagnucola in modo lamentoso;
Pianto per sfogo:a volte il bambino piange prima di addormentarsi.E' un painto che si attenua a poco a poco e serve per scaricare un pò di tensione.
COSA FARE...
Se avete capito qual'è la necessità del bambino in quel momento,esaudite le richieste in modo da tranquilizzarlo.Se non capite il perchè controlate che non ci sia nulla che possa dargli fastidio:naso chiuso,pannolino sporco,vestiti stretti...Tenetelo in braccio,in una posizione che gli piace e parlategli sitto voce,mettete uno sfondo musicale dolce.
APNEA
Può capitare che a volte nel pianto del bambino resti qualche secondo in apnea.Di questo non bisogna preoccuparsi perchè non gli causa problemi.
In genere tra i 6 mesi e i 2 anni,in seguito ad una crisi di pianto per spavento o per rabbia,può succedere che il bambino smetta di respirare per una decina di secondi,le labbra diventano bluastre,e possono verificarsi anche spasmi muscolari.In alcuni casi perde i sensi.Dopo neanche un minuti il bambino riprende a respirare regolarmente.Questi episodi non sono pericolosi,non danneggiano il cervello,nè determinao epilessia,e scompaiono spontaneamente entro i 5 anni di età.
Hai propio ragione Fra il pianto è la prima forma di comunicazione per un bambino. Sai adesso che sto facendo il tirocinio , riesco a comprendere anch'io i pianti dei bambini, se sono per sonno ,per fame, o semplici capricci...!!! :) un po alla volta ci si fa l'orecchio...
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RispondiEliminaCiao Francesca! è vero che il pianto molto spesso, per i neo genitori, è motivo di angoscia e stress anche legato al fatto di non capire il vero motivo del pianto.
RispondiEliminaA mio avviso, è straordinario pensare che la mamma, nella maggior parte dei casi, sia in grado di riconoscere il pianto del suo bambino, se è un pianto per fame, per dolore o altro.
Questo è un esempio della sintonia nel rapporto madre-bambino che non ha bisogno di parole, riescono a relazionarsi anche con linguaggio non verbale, molto spesso incomprensibile alle altre persone non coinvolte in questo bellissimo rapporto! :)